90% Sangiovese, 10% Cabernet Sauvignon.
La raccolta delle uve viene svolta per singola qualità per ottenere la loro corretta maturazione. La vinificazione a temperatura controllata a 25° per circa due settimane in vasche di acciaio per una
migliore estrazione delle parti polifenoliche.
L’assemblaggio dei vini avviene ad inizio primavera con l’affinamento in legno di rovere francese in Tonneaux 500 lt.
Il Ciabatta è un vino da bere ad una temperatura di 18/20 gradi C°. Dal colore rubino carico, brillante con riflessi granati. Profumo intenso con carattere di vaniglia, tabacco e frutta matura di sottobosco.
Sapore asciutto, sapido. Avvolgente con una buona tannicità.
Evoluzione: data la sua struttura e la sua componente tannica, il vino dà il meglio dopo tre anni dalla vendemmia.
Abbinamenti gastronomici: Pappardelle alla lepre, secondi piatti di selvaggina nobile, petto d’anatra al melograno, formaggi stagionati come pecorini e caprini
Uvaggio e vinificazione
85% Sangiovese, 15% da uve consentite dal disciplinare. Le uve vengono vinificate separatamente con una macerazione sulle bucce in ambiente termo controllato per circa 15 giorni con frequenti rimontaggi per la migliore estrazione delle sostanze polifenoliche. La maturazione avviene in acciaio per circa 9 mesi.
Esame organolettico
COLORE: rosso rubino carico e brillante
PROFUMO: vinoso, persistente, intenso ed elegante, bouquet completo dove si
riconoscono sentori di mallo e marasca, unito ad un piacevole sottofondo vanigliato.
SAPORE: asciutto, sapido, di notevole corpo, ampio ed armonico con un’ottima
persistenza gustativa. EVOLUZIONE: pur con uvaggio in larga parte a Sangiovese, lo
SPINETO ha tannini morbidi e pertanto può essere bevuto giovane dando il suo meglio a
tre anni dalla vendemmia, ma può invecchiare al meglio per almeno altri otto
Abbinamenti gastronomici
Per la sua particolare morbidezza, lo SPINETO è un vino molto eclettico Da giovane e a
temperatura di 15° si abbina magnificamente al “cacciucco” livornese e pesci al forno con
patate, più maturo a piatti tartufati (nero di Norcia), arrosti, grigliate, selvaggina ed in
particolare a piatti maremmani come il buglione d’agnello e formaggi stagionati di pecora
e capra.